#26 Lasciate stare le mie Vans a scacchi
Non tutto deve essere un trend (vero, TikTok?)
Non c’è niente di più pericoloso di un magazine di moda che pubblica un articolo dal titolo: “Celebrity X riporta di moda l’item Y”. Si tratta di un claim semplice e furbo per trasformare uno scatto di street style in un pezzo di 500 parole, dando però nuovamente via all’infinito ciclo di trend che anima l’industria della moda.
Nelle ultime settimane TikTok, e la Gen Z in particolare, sembrano essersi accorti dell’esistenza delle Vans Classic Slip-On Checkerboard, le sneakers senza lacci con motivo a scacchi che tutti abbiamo avuto tra le medie e il liceo. La celebrity responsabile del loro ritorno (vorrei virgolettare tutto, soprattutto la parola celebrity) è Morgan Stewart McGraw, volto noto negli Stati Uniti per il reality Rich Kids of Beverly Hills, poi presentatrice di diversi programmi su E! e ora sposata con il cantate country Jordan McGraw. Il grande “merito” di Stewart è forse il conto in banca che le ha permesso di costruire un guardaroba di tutto rispetto, mostrato spesso e volentieri sui social, popolato da capi Celine, Khaite, Bottega Veneta e Saint Laurent. Guadagnato così il titolo di fashion icon, editor di moda e utenti TikTok hanno tremato quando l’ex presentatrice ha postato un reel e una foto in cui indossava un paio di Vans a scacchi.
Mi rendo conto di quanto suoni assurdo ciò che ho appena scritto, ma queste sono la velocità e la facilità con cui oggi un outfit si trasforma arbitrariamente in una tendenza. Un paio di scarpe, infatti, non può rimanere solo un paio di scarpe, deve per forza far parte e al tempo stesso rappresentare un’estetica più ampia, da abbracciare a tutto tondo. Non è passato molto, infatti, prima che un’utente postasse la foto su TT dichiarando a gran voce il ritorno delle Vans Checkerboard.
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Per quanto i commenti sotto al video siano ironici e sprezzanti, tra un “R u serious”, un “Girl where have you been” e un “Ahead of the TREND??? this is what we grew up wearing”, basta digitare il nome Vans nel feed per rendersi conto di quanti video di styling e di idee look esistano.
Sarà che le Vans a scacchi le indosso da almeno 15 anni, sarà che non mi piace mai quando una cosa “di nicchia” (per quanto queste sneakers non lo siano) diventa mainstream. Resta il fatto che questa smania di creare continuamente trend è un problema. Non solo perché alimenta un ciclo costante di consumismo tutt’altro che etico e in netta contrapposizione con le istanze ambientaliste spesso millantate. Ma anche perché è spia di un fenomeno più ampio: la fine dello stile personale.
Ne avevo scritto su nss magazine un paio di anni fa, nel pieno della mania per quel look di Miu Miu con micro gonna e crop top, ed è diventato ancor più vero ed evidente mano a mano che la moda ha invaso TikTok, influenzando non solo creator e influencer, ma anche le “persone comuni”. Regalando sì una rete di connessioni un tempo inimmaginabili, ma annullando qualsiasi differenza, omologandoci tutti, ad ogni latitudine.
Un paio di Vans alla volta.
ARTICOLI, TREND e OUTFIT 💅🏻
Dopo l’annuncio dell’addio di Pierpaolo Piccioli da Valentino, la maison non ha perso tempo. Annunciando il suo successore: nientemeno che Alessandro Michele ❤️🔥 Qualche lettura per capire la portata della decisione e cosa rivela dello stato della moda attuale: dall’ossessione collettiva per Michele raccontata da GQ, al “fattore umano” che differenzia i designer più chiacchierati delle ultime settimane, secondo il NYT. Fino ad un ripasso della storia della maison romana, su Il Post
L’Hollywood Reporter ha dedicato il suo ultimo numero agli stylist più potenti del cinema, fotografati insieme alle star che vestono, da Karla Welch a Dara Allen. Su X, però, si è discusso molto di Ilaria Urbinati, che lavora tra gli altri con Barry Koeghan e John Krasinski, parte della chiesa di Scientology e con legami stretti con l’attore Danny Masterson, condannato per stupro….
A proposito. Un pezzo super interessante sempre di Vanessa Friedman sul New York Times: nella moda la cancel culture non esiste (più)?
Come è cambiato il dress code da ufficio dopo la pandemia. Il commuter-core secondo Brooke Bobb di Harper’s Bazaar
Loewe ha realizzato un mini film con Aubrey Plaza e Dan Levy. Non serve aggiungere altro ✨
Come fare una cover incredibile con una super star. Rihanna su Vogue China
Ma anche Beyoncé - in versione country - su W Magazine
L’aumento dei prezzi delle borse Chanel è fuori controllo
I look di Rosie Huntington-Whiteley in vacanza in Umbria 🤌🏻
Bellissimi outfit da ufficio (ok la gonna di Prada sicuramente aiuta…)
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Enable 3rd party cookies or use another browserMi sono imbattuta in una vecchia NL di Meg Strachan in cui parla dei mocassini firmati Jamie Heller, realizzati a mano dalla designer nel garage di casa, amati anche da Emily Ratajkowski
Bonus non richiesto: l’intervista di RivistaStudio a Ottessa Moshfegh 🎀
Se non sapete come trascorrere il weekend pasquale, è uscita una nuova puntata di Un Calice Di… dedicata al tema delle red flags 🚩 Si ascolta qui e si guarda qui
Alla prossima settimana 👋🏻
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50% Cecilia, 50% Andrea. Ho scritto per nss magazine, Harper's Bazaar Italia, Cosmopolitan e iODonna.it. Scrivo di moda anche in questa NL, tra approfondimenti, trend TikTok e ossessioni passeggere 💌